Non che non lo si sapesse già, ma certo è che in molti hanno sempre fatto orecchie da mercante su questa materia. Eppure proprio nei giorni scorsi una pubblicazione medica americana è tornata a ribadirlo in maniera forte e chiara: gli zuccheri fanno male, e fanno male soprattutto ai più piccoli. Gli esperti dicono da tempo che prima dei due anni i bambini non dovrebbero entrare in contatto con zuccheri aggiunti, e che a cavallo tra i due e gli otto anni possono concedersi tutt’al più sei cucchiaini di zucchero (pari a 25 grammi) con l’aggiunta di massimo una lattina di bibita gassata a settimana.
A rilanciare questa sorta di “prescrizione” è stata l’American Heart Association, che per la prima volta ha pubblicato delle vere e proprie linee guida sulla quantità di zucchero che ogni bambino dovrebbe assumere ed evitare. I valori consigliati, che sono per l’appunto quelli appena descritti, vengono tuttavia considerati poco o non considerati per niente da moltissimi genitori: si stima per esempio che nei soli Stati Uniti, i tipici bambini americani tendano a consumare il triplo delle quantità di zucchero consigliate.
La necessità di impartire un equilibrio nel consumo di zucchero sin dalla tenera età, spiegano gli esperti, è fondamentale per permettere che i bambini di oggi possano diventare adulti di domani sempre più sani e forti: un eccesso di zucchero espone infatti al rischio di obesità, diabete, pressione alta, colesterolo cattivo e a problemi cardiaci di vario genere. Le persone che prendono dagli zuccheri aggiunti fino al 21% delle loro calorie, hanno un rischio più alto del 38% di incorrere in problemi cardiovascolari; di contro chi assume meno zuccheri aggiunti è esposto a questo rischio nella sola misura dell’8%.
Il problema è che gli zuccheri danno dipendenza, per cui quando si è grandi bisognerebbe stargli alla larga ma diventa sempre più difficile farlo. Per questo è molto importante che i bambini vengano educati a una corretta alimentazione e ad un consumo moderato degli zuccheri sin dalla tenera età!