Le donne scalzano gli uomini e diventano il sesso più forte. Non è una diceria, ma sono alcuni risultati scientifici a dirlo. In un recente studio accademico è stato dimostrato che, in presenza di condizioni difficoltose come epidemie, carestie e schiavitù, le donne riescono a sopravvivere più a lungo degli uomini. In tutto il mondo, le donne vivono più a lungo degli uomini. L’aspettativa media per il sesso femminile è di 83,1 anni, mentre per il sesso maschile è di 79,5 anni.
Analizzando sette dati storici in cui le popolazioni hanno dovuto subire condizioni estreme, uno studio accademico è riuscito ad ottenere dati attendibili sul divario della mortalità di genere. Le situazioni studiate hanno incluso la carestia irlandese del 1845-1849, le epidemie di morbillo islandese del 1846 e 1882 e le esperienze degli schiavi liberiani liberati che tornarono in Africa dagli Stati Uniti all’inizio del XIX secolo, dove dovettero affrontare nuove malattie, che causarono parecchi decessi.
Nei periodi di cui sopra, le aspettative di vita si ridussero notevolmente. Ad esempio, durante l’epidemia di morbillo in Islanda l’aspettativa di vita si era ridotta da 43,99 a 18,83 per le donne e da 37,62 a 16,76 anni per gli uomini. In tutte le popolazioni soggette a condizioni di vita estreme, le donne morivano meno degli uomini in quasi tutte le fasce d’età e, di conseguenza, vivevano più a lungo degli uomini.
Il divario tra i sessi nell’aspettativa di vita era determinato dalle differenze di genere nella mortalità infantile; le femmine appena nate sopravvivevano maggiormente ai pericoli di mortalità estrema rispetto ai maschi.
I risultati ottenuti dagli accademici hanno portato ad una conclusione: “L’ipotesi che il vantaggio di sopravvivenza delle donne abbia basi biologiche fondamentali è supportata dal fatto che, in condizioni molto difficili, le femmine sopravvivono meglio dei maschi anche in età infantile quando le differenze comportamentali e sociali possono essere minime o favorire i maschi”.
Un altro fattore che potrebbe spiegare la resistenza maggiore da parte delle donne è la differenza ormonale, che suggerisce come gli ormoni femminili reagiscono in modo diverso da quelli maschili in presenza di difficoltà di vita estreme. Ad esempio, gli estrogeni, che si trovano in quantità maggiore nel corpo femminile, producono effetti anti-infiammatori, mentre il testosterone, maggiormente presente nel corpo maschile, può creare problemi al normale funzionamento del sistema immunitario.
Le condizioni di vita vissute dalle persone appartenenti a quelle popolazioni analizzate dallo studio erano veramente orribili. Anche se le difficoltà contingenti hanno ridotto notevolmente le aspettative di vita delle donne, le stesse sono ugualmente riuscite a sopravvivere meglio degli uomini. In poche parole, in presenza di un’alta percentuale di mortalità, le donne riuscivano a vivere ugualmente più a lungo.