Indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla nazionalità o dalla disabilità, la digitalizzazione è uno degli strumenti più efficaci per responsabilizzare le persone più vulnerabili economicamente, politicamente e socialmente. Basterebbe osservare movimenti come #MeToo e #TimesUp per comprendere il potenziale insito nelle donne audaci, impavide e digitalmente connesse in grado di trasformare il tessuto della società.
Tuttavia, senza uno sforzo concertato, da parte del settore pubblico e privato, le tecnologie digitali possono invece evidenziare le disuguaglianze e le discriminazioni esistenti e persino crearne di nuove, ad esempio attraverso le generazioni. C’è bisogno delle giuste politiche pubbliche e degli incentivi, insieme con un settore privato responsabile, per portare avanti questa agenda.
Oggi, 4 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso alla banda larga. E i dati mostrano che le donne, specialmente quelle che vivono nei paesi più poveri, hanno meno probabilità degli uomini di avere accesso a Internet. In Africa, ad esempio, solo una donna su dieci ha mai toccato un computer. Così mentre alcune stanno raccogliendo i frutti di un mondo più interconnesso, molte sono ancora in ritardo. La chiusura del divario digitale è essenziale per garantire la vera emancipazione sociale, economica e politica di donne e ragazze.
L’accesso a un’infrastruttura digitale affidabile ed economica deve andare di pari passo con una maggiore alfabetizzazione digitale e meno ostacoli culturali. Altrimenti, si rischia di creare una nuova classe di poveri digitali, dove le donne e le ragazze sono le più svantaggiate.
L’Europa ha tutto da guadagnare essendo un leader globale esemplare su questo fronte. Assegnare priorità alla parità di genere, integrare la digitalizzazione nelle nuove politiche di genere e di sviluppo e andare oltre gli impegni retorici verso azioni concrete sono i principali obiettivi oggi.
Avere quindi il consenso europeo in materia di sviluppo, piano d’azione per le pari opportunità e strategia di sviluppo digitale fornirebbe un quadro politico chiaro per promuovere le tecnologie digitali, e le donne e le ragazze sono fattori chiave per lo sviluppo sostenibile.
Con i suoi meccanismi di finanziamento innovativi, il nuovo piano europeo per gli investimenti esterni è stato pensato per aiutare le donne ad avviare e far crescere le loro imprese, non solo fornendo garanzie finanziarie alle banche per garantire prestiti, ma anche attraverso assistenza tecnica, consulenza e tutoraggio per imprenditrici su soluzioni digitali.
L’impegno principale in questo settore deve essere quella di garantire che tutti possano beneficiare di questa rivoluzione digitale e che nessuno resti indietro. Ciò richiederà uno sforzo congiunto non solo da parte dei responsabili delle politiche, ma anche da più parti interessate, compreso il settore privato. Le giovani leader, che sono digitali per impostazione predefinita, saranno fondamentali per aiutare a superare le barriere attraverso la tecnologia e per creare una società più equa e sostenibile per tutti.