La gravidanza è un momento di grande gioia e aspettativa per ogni donna, ma è anche un periodo in cui possono verificarsi preoccupazioni e sintomi che richiedono attenzione., in particolare, le perdite vaginali.
Le perdite in gravidanza sono abbastanza comuni, soprattutto nel primo trimestre, e nella maggior parte dei casi, non sono motivo di preoccupazione. È però molto importante saper riconoscere i diversi tipi di perdite e sapere quando è necessario rivolgersi al proprio ginecologo per una valutazione specialistica.
Vediamo, in base al periodo della gravidanza, come possono presentarsi nell’aspetto e nel colore.
Perdite vaginali nel primo trimestre
Durante il primo trimestre di gravidanza è normale notare un aumento delle secrezioni vaginali, causate dai cambiamenti ormonali che avvengono nel corpo.
Le perdite variano di colore e consistenza, per cui osservale bene:
- Perdite chiare, bianche o trasparenti vengono chiamate anche leucorrea gravidica fisiologica. Sono assolutamente normali e innocue e non richiedono intervento medico.
- Perdite che tendono al verde e al giallo, che si addensano oppure emettono un cattivo odore, potrebbero essere la spia di un’infezione vaginale. In questo caso, è necessario sottoporsi alla visita. Il ginecologo può anche decidere di fare un tampone vaginale per valutare l’origine dell’infezione e dare la terapia più adatta in gravidanza.
- Perdite rosso scuro o marrone potrebbero derivare dalla rottura di qualche capillare o dall’impianto dell’embrione, che non è ancora ottimale all’inizio della gestazione. È consigliata la visita.
Se si verificano perdite vaginali abbondanti, di colore rosso vivo, associate a dolore pelvico, bisogna recarsi immediatamente al pronto soccorso, in quanto rappresentano un’emergenza e potrebbero indicare un pericolo di aborto.
Perdite vaginali nel secondo e terzo trimestre
In questa fase della gravidanza, le perdita vaginali possono indicare problemi seri, che richiedono una visita medica immediata. Le perdite ematiche vaginali di colore rosso vivo, possono verificarsi in caso di distacco della placenta, cioè quando questa si stacca dall’utero, cosa che avviene in travaglio o dopo partorito.
Un’altra casa è la placenta previa, ovvero, quando questa scende e ostruisce il canale del parto. Infine, se le perdite ematiche si verificano prima della 37a settimana, è necessario una visita ginecologica urgente, perché potrebbero essere il sintomo di un inizio di travaglio pretermine.
Cosa fare in caso di perdite in gravidanza
Abbiamo visto che le perdite in gravidanza possono essere fisiologiche, e quindi non destare preoccupazione, oppure essere la spia di condizioni importanti o di interventi d’emergenza.
In ogni caso, ecco alcuni consigli da tenere presente:
- Contatta sempre il tuo ginecologo in caso di perdite di sangue, anche se si tratta solo di tracce. È meglio valutare ogni situazione per garantire la salute tua e del feto.
- Portati dietro un salvaslip per monitorare l’entità e il tipo di sanguinamento.
- Evita di usare assorbenti interni durante il sanguinamento per cercare di fermarlo.
- Sospendi i rapporti sessuali fino a controllo medico.
Infine, presta attenzione alla presenza di eventuali altri sintomi come: crampi addominali, dolore nella zona pelvica, perdite di muco o altri frammenti di tessuto. In questo caso, non devi temporeggiare ma sottoporti quanto prima a una visita ginecologica.