Il neonato non fa cacca da qualche giorno? Quando preoccuparsi se non evacua? Sono tanti i genitori che non sanno come comportarsi davanti a questa situazione.
Può succedere che il bambino non fa la cacca per qualche giorno, ed è una condizione assolutamente normale, ma come riconoscere quando, invece, si tratta di stipsi?
Un neonato in salute, allattato al seno, può avere dalle 2 alle 6 scariche al giorno, mentre uno che prende latte artificiale, potrebbe evacuare di meno, da una a quattro volte.
Il piccolo però può essere stitico già dai primi giorni dopo la nascita, perché succede?
Stipsi nel neonato
Con la parola stipsi si fa riferimento alla difficoltà del bambino di fare cacca e svuotare in parte o tutto il colon.
Questa problematica è riscontrata in circa il 7% dei neonati alla nascita, che può arrivare al 35% nei primi mesi di vita del piccolo.
Si parla di stipsi del neonato quando non fa la cacca da circa 3-4 giorni, ed è più frequente nei bambini che vengono nutriti con latte artificiale, seppur ne possono soffrire anche quelli allattati al seno.
La stipsi esordisce con mal di pancia, irritabilità, gonfiore addominale, riduzione dell’appetito e pianto. Questi sintomi tendono a migliorare con l’evacuazione, ma possono ripresentarsi se il neonato non fa cacca per altri giorni consecutivi.
Perché il neonato non fa la cacca: cause della stipsi
Il neonato non fa la cacca quando viene a mancare la coordinazione tra i movimenti intestinali per defecare e il rilascio dello sfintere anale.
Questo può verificarsi, ad esempio, dopo l’assunzione del latte artificiale, che può essere più difficile da digerire rispetto al latte materno.
Altri fattori che contribuiscono alla stipsi nel neonato includono: disidratazione, mancanza di fibra nella dieta, introduzione di nuovi alimenti (svezzamento).
Neonato non fa la cacca durante lo svezzamento
Quando il bambino passa dall’alimentazione liquida a quella solida, può verificarsi il rallentamento del transito intestinale, ed è quindi possibile notare feci dure a palline.
In questo caso bisogna avere pazienza, l’intestino deve imparare a digerire il nuovo cibo, per cui, all’inizio, sono da evitare cibi pesanti, ed è meglio aggiungere un po’ di olio e stimolare il bambino a bere di più.
Se continua ad avere problemi ad evacuare anche a svezzamento avanzato, la causa va ricercata nella poca quantità di fibre nella dieta. Ad esempio, quando viene nutrito con delle vellutate, per migliorare l’assunzione di fibre, si può lasciare qualche pezzetto di frutta e verdura.
Come aiutare il neonato a fare la cacca
Se il piccolo non fa la cacca da solo entro 4 giorni, ed ha sintomi come dolore, feci dure e forte pianto, è il momento di intervenire. Il neonato, probabilmente, non riesce a rilassare lo sfintere anale, nonostante i tanti tentativi, ed è il momento di aiutarlo.
In questo caso, può bastare una stimolazione del retto, utilizzando dei sondini per neonati che puoi trovare in farmacia, utilizzati per affrontare la stitichezza o problemi correlati al tratto digestivo.
Un metodo sicuro pensato per la stimolazione della cacca nel neonato, di cui però non bisogna abusare.
È importante chiedere un consulto al proprio pediatra e seguire le sue indicazioni nell’utilizzo del sondino, per evitare danni al piccolo o che quest’ultimo si abitui troppo e non faccia più cacca da solo.
Rimedi naturali per fare la cacca
Se il bambino è allattato al seno, puoi provare ad aumentare l’apporto di frutta e verdura nella tua dieta e bere di più. Se, invece, è nutrito con latte artificiale, chiedi consiglio al pediatra che può suggerirti prodotti come il lattulosio, che ammorbidisce le feci e favorisce l’espulsione.
Altre soluzioni naturali sono le micro-supposte o i micro-clismi a base di glicerina, miele o malva. Tuttavia, non prendere mai iniziative in autonomia se il neonato non riesce a liberarsi dalle feci ed evita rimedi fai da te come stimolazione con cotton fioc o la somministrazione di lassativi o purganti, che potrebbero provocare fastidio e dolore al suo intestino.