Meningite e difterite, il ritorno: tutta colpa di chi non vaccina

vaccino

Credevamo che la meningite e la difterite fossero due vecchie malattie del passato? Probabilmente avevamo ragione, ma ora non più. Già, perché tanto la prima quanto la seconda stanno tornando prepotentemente in Italia e lo stanno facendo anche in una maniera piuttosto aggressiva. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, di infezioni da difterite non se ne registravano più dal 1996, mentre di casi di meningite ce ne sono stati persino 74 dal 2015.

Insieme a queste malattie, quindi, torna anche la paura che l’Italia possa finire nuovamente vittima di una vera epidemia, di una condizione cioè grave per un paese moderno, rischiosa per la salute dei più piccoli ma anche molto complicata da trattare. Ma per quale motivo le malattie “di una volta” tornano ad essere così attuali?

Secondo gli scienziati, la responsabilità di questo salto nel passato pesa tutta sul calo delle vaccinazioni infantili: sono sempre meno, infatti, i bambini che portano a termine il programma di vaccini stilato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Ciò accade perché sono proprio i genitori stessi a non voler immunizzare più i loro piccoli, incentivati dalle credenze popolari – e totalmente infondate da un punto di vista scientifico – secondo cui i vaccini procurerebbero gravi patologie ai bambini che se li vedono somministrare.

“Il ritorno di queste malattie considerate scomparse, e che in molti casi sono anche mortali, è dovuto al calo della cosiddetta immunità di gregge. Se almeno il 95% della popolazione è vaccinato, i microrganismi non circolano più. Ma questa percentuale soglia, in molti casi, continua ad abbassarsi progressivamente”, spiega Andrea Gringolio, docente di Storia della medicina all’Università La Sapienza di Roma.

Per cui è sempre bene ricordare quali sono i vaccini obbligatori e quelli raccomandati. Attualmente il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione 13 vaccini: quelli per la difterite, il tetano, l’epatite B e la poliomielite sono obbligatori, mentre i rimanenti 9 sono soltanto raccomandati e sono quelli per la pertosse, per il pneumococco, per il menigococco C, per la parotite, la rosolia, per il morbillo, per l’haemophilus influenzae, per l’influenza e per il papillomavirus.

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