Come da consuetudine, il 24 aprile si tiene la Giornata mondiale contro la meningite, un evento che mira a portare alla ribalta il significato di questa malattia e le complicanze a cui può dar luogo, e a ricordare tutte quelle persone che ne sono affette. La meningite è fortunatamente una malattia rara, ma il brutto sta nel fatto che quando colpisce, lo fa con estrema violenza: anche dinanzi ad una terapia antibiotica, infatti, non sempre si riesce a salvare colui che ne viene colpito, e anche chi riesce a superare la malattia può finire col pagarne le conseguenze per il resto della vita.
E’ dal 2011 che la CoMO, Confederazione mondiale delle organizzazioni sulla meningite, tiene una Giornata Internazionale affinché l’opinione pubblica possa venire sensibilizzata su questa malattia e sull’importanza che le vaccinazioni hanno in tutto quanto ciò. E proprio per questo, vediamo un po’ di capire ciò di cui stiamo parlando.
Che cos’è la meningite – La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (membrane che si chiamano appunto meningi). La malattia può essere conseguenza o di una infezione, o di un virus o di batteri: le forme virali sono sicuramente le più frequenti, mentre quelle più gravi sono le forme batteriche originate dal meningococco, dal pneumococco o dall’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib).
Questi tre microbi possono originare tanto la meningite quanto una infezione del sangue, chiamata sepsi o setticemia, che è anch’essa molto seria poiché finisce col compromettere il funzionamento di più organi contemporaneamente.
Meningite: perchè è tanto pericolosa – La meningite, specialmente quella batterica, è pericolosa perchè può portare alla morte o lasciare conseguenze molto gravi nei soggetti che riescono a salvarsi. Conseguenze che possono avere a che fare con la sordità, con i disturbi dell’apprendimento o del comportamento, e con una disabilità fisica sorta in conseguenza all’amputazione degli arti (dovuta a sua volta alla setticemia).
Secondo i dati a disposizione dell’ISS, la meningite meningococcica è causa di morte nell’8-14% dei pazienti, ma nel caso in cui non si dovessero attuare cure adeguate e tempestive, il tasso di mortalità sale di norma anche al 50%. Sono molti i casi in cui la malattia è fulminante: nell’arco di 24 ore una persona che prima stava benissimo e che non dava alcun sintomo, può improvvisamente ritrovarsi in condizioni drammatiche dovute appunto alla meningite.
Sarebbe inutile ricordare l’importanza della vaccinazione, anche se inutile probabilmente non lo è: purtroppo oggi giorno c’è ancora chi si ostina a credere nel “disegno complottistico” dietro le vaccinazioni. Peccato però che poi, a rimetterci di questa credenza antiscientifica e totalmente irrazionale, siano sempre soggetti che non hanno potuto scegliere.