La differenza di età tra i partner influenza la riuscita del matrimonio? A cercare di dare una risposta a questa domanda sono i membri dell’Università del Colorado, che tramite un nuovo progetto di ricerca sono riusciti a dimostrare che uomini e donne sarebbero più soddisfatti se impegnati in una relazione con dei coniugi più giovani. Tuttavia è anche stato dimostrato che questa soddisfazione iniziale tende a ridursi nel tempo, creando un allontanamento sempre più netto tra i partner.
Per giungere a queste conclusioni, gli studiosi non hanno fatto altro che esaminare migliaia di famiglie australiane, ed hanno così scoperto che i matrimoni nei quali v’era una grande differenza di età tra i partner erano anche quelli che riuscivano a superare con maggiore difficoltà i problemi di tipo economico. Lo studio, ora reso pubblico grazie al Journal of Population Economics, dimostra in sostanza che avere un partner più giovane al proprio fianco aiuti ad accrescere il senso di soddisfazione che si prova su quel dato rapporto.
In pratica, sia uomini che donne si ritengono mediamente più felici della loro storia d’amore se al fianco si ritrovano un partner molto più giovane. Le cose però tenderebbero a cambiare dopo 6 o 10 anni al massimo di matrimonio, quando l’appagamento iniziale lascia spazio a un senso di lontananza, di inadeguatezza, di divario incolmabile tra due età tanto differenti. L’euforia dell’inizio quindi si spegne sempre più e lascia spazio ai problemi quotidiani, che costringono la coppia a dover fare i conti con la realtà e quindi con le differenze generazionali.
“Quando le coppie hanno una forte differenza di età – spiegano i ricercatori – tendono ad avere un calo più grande dei livelli di soddisfazione coniugale non appena si presenta loro un problema economico. Le coppie che hanno una differenza di età più bassa invece reagiscono meglio dinanzi a questo tipo di difficoltà”.