Accudire un figlio è l’avventura più dolce e faticosa che ci sia al mondo. Dalla sua nascita i genitori smettono di vivere per loro stessi e cominciano a farlo per i loro pargoli senza fermarsi mai. Si tratta di un’impresa sfiancante soprattutto ai primi tempi, quando l’arrivo del bebè sconvolgerà improvvisamente la vita di mamma e papà.
Questa è anche la fase più delicata che, spesso, porta i genitori ad isolarsi e a vivere un’esistenza faticosa e lontana dal mondo. Per questo oggi vogliamo ribadire l’importanza di saper chiedere aiuto senza sentirsi giudicati o senza temere che qualcuno possa dirci che siamo dei cattivi genitori.
L’aiuto dei parenti
Non tutti i parenti sono propensi ad aiutarci. Molto spesso accade che questi si facciano vivi i primi giorni con visite asfissianti e non richieste per poi tornare a far visita nelle occasioni “comandate” come compleanni e Natale. Eppure ci sono altre tipologie di parenti, quelli che sanno di cosa hai bisogno semplicemente osservando un tuo sguardo.
Ebbene non aver timore di chiedere loro di passare per un caffè o di andare a fare due passi durante un pomeriggio libero. Se sono affetti veri di certo non ti giudicheranno. Qualora dovessero negarti il loro aiuto, invece, avrai il vantaggio di sapere su chi non puoi contare.
Il supporto degli esperti
Si è mamme e si è papà sempre per la prima volta. Quando il piccolo muove i suoi primi passi, quando pronuncia la sua prima parola o quando porta a casa la fidanzatina. Ebbene per tutte queste situazioni che spaziano dalla cura medica alla nozione psichica non c’è alcun male a rivolgersi ad un esperto.
In questa categoria inseriamo anche il supporto di una baby sitter, necessaria per godersi qualche momento in solitudine o in compagnia del partner.
Chiedere aiuto a chi ne sa più di noi non ci farà diventare automaticamente dei brutti genitori ma ci aiuterà a ritrovare le forze per ricoprire al meglio questo ruolo.
L’amore dei nonni
I bambini che avranno la fortuna di poter trascorrere del tempo con i loro nonni potranno godere di un amore puro ed incondizionato, forse più forte di quello che lega genitore e figlio.
Il rapporto con i nonni è importante perché insegna loro come si comporteranno con voi quando sarete anziani ed è un momento molto formativo. Per questo è importante che anche i nonni partecipino attivamente alla vita dei piccoli, anche quando cercando di darti “consigli” su come dovresti gestirli.
Non lo fanno per giudicarti o farti sembrare un cattivo genitore ma perché non possono fare a meno di correggerti e di volere il tuo bene. Il rapporto genitori-figli da adulti può anche essere molto complesso ma non per questo deve privare quello che potrebbe nascere con i nipoti.
La comprensione degli amici
Molto spesso accade che all’arrivo di un bebè molti amici tendano a tirarsi da parte, sparendo nel nulla. In questo caso occorre fare una piccola riflessione su cosa significhi avere figli e cosa significhi non averli.
Per una giovane coppia senza figli la presenza di bambini urlanti e che sbavano e lanciano cibo in tavola potrebbe essere destabilizzante, anche se dovesse trattarsi dei tuoi migliori amici.
Il fatto che tu abbia messo al mondo un figlio non significa che tutti vogliano farlo e viceversa. Per questo sarà importante fare una media tra i momenti che trascorrerete insieme e quelli dedicati alle vecchie abitudini, senza i bambini che scorrazzano per casa.
Cerca di capire il tuo più caro amico e lui capirà te. Non imporgli i figli e lui non ti imporrà la sua decisione di non averli. Solo così il rapporto potrà riequilibrarsi ed essere di sostegno per entrambi. E ricorda che anche gli amici più cinici non possono resistere davanti alle guanciotte rosa di un piccolo fagottino.. Anche loro ameranno i tuoi bambini profondamente se tu glielo permetterai.