San Valentino è nell’immaginario collettivo il manifesto in cui si celebra l’amore di coppia. Ma molti non sanno che le sue radici affondano nel paganesimo e nel vecchio rebranding cristiano.
Molti storici ritengono che San Valentino abbia avuto origine nell’epoca preromana imperiale. Il rituale si chiamava Lupercalia, ed ogni 13-15 febbraio i Luperci (o fratelli del lupo) sacrificavano agli dei sull’altare capre e cani. Fatto ciò, si sporcavano col sangue degli animali sacrificati e poi si pulivano con una lana imbevuta di latte. Infine, la carne di queste povere bestie veniva mangiata tutta. Naturalmente, per l’occasione l’alcol non mancava di certo. Ma la parte migliore veniva dopo.
I Luperci si coprivano con la sola pelle degli animali sacrificati e iniziavano a correre in giro nudi, schiaffeggiando e calciando le persone. Ecco come Plutarco descrive i festeggiamenti: “molti dei nobili giovani e dei magistrati corrono su e giù per la città nudi, per le risate e il divertimento di chi colpivano a pedate. Anche molte donne di rango si intromettono di proposito. Le donne incinte vengono colpite come buon auspicio e per un parto senza problemi”.
Inoltre, esisteva anche una sorta di lotteria durante l’evento. Gli uomini estraevano a caso da un barattolo i nomi delle donne che partecipavano, in modo da accoppiarsi con loro. Insomma, una vera e propria festa del sesso, altro che amore!
Ecco poi che è arrivata la Chiesa Cattolica. Alle autorità ecclesiastiche poco importava di sangue, nudità e sacrifici. A partire dal 5° secolo, papa Gelasio I creò una nuova festa su quella pagana per cancellare dalla mente delle persone i particolari del rituale. Nacque così San Valentino, in onore di due martiri cristiani di nome San Valentino di Roma e Valentino di Terni, entrambi giustiziati dall’imperatore romano Claudio II il Gotico. Non fu facile strappare ai romani quella festività pagana. L’unico modo fu quello di rendere la Lupercalia fuorilegge.
Ma tutto ciò ha impedito alle persone di ottemperare al loro rito di fertilità in questo periodo dell’anno? Naturalmente no! I normanni, i primi francesi del nord a discendere dalle popolazioni nordiche, celebravano il giorno di Galatin nella stessa data di San Valentino. Il significato di Galatin è “un amante” o “un galante”. Alcuni pensano che questo nome si stato addirittura confuso con il nome “Valentine”. Alla fine, durante il Medioevo, la giornata divenne gradualmente associata in Europa alla festa degli innamorati.
All’inizio della rivoluzione industriale negli Stati Uniti, il giorno di San Valentino passò dall’essere un piccolo, insignificante giorno di romanticismo ad un vero e proprio business. La nuove macchine industriali iniziarono a stampare in serie biglietti e cartoline di auguri, che potevano essere facilmente acquistate e regalate alle persone amate. Da allora, San Valentino ha avuto una svolta drastica in termini economici. Gioielli, fiori e regali vari hanno trasformato l’originaria festa pagana in un’altra molto simile: ave a te dio denaro!