L’unica cosa di cui i bambini hanno bisogno è l’amore dei propri genitori, così è stato, è e sarà. Ma se per decenni si è pensato che questo amore, proveniente da famiglie gay o lesbiche, non ha la stessa intensità di quello che si crea nelle famiglie eterosessuali, alcuni studi hanno confermato che ciò non corrisponde alla realtà.
Secondo il National Longitudinal Lesbian Family Study (NLLFS), i venticinquenni cresciuti con due mamme non hanno mostrato “significative differenze nell’ambito della salute mentale” rispetto a quella di coetanei cresciuti da genitori eterosessuali.
Nanette Gartrell, dottoressa e autrice principale dello studio, ha dichiarato: “Quando ho iniziato questo studio nel 1986, c’era una considerevole speculazione sulla futura salute mentale dei bambini concepiti attraverso l’inseminazione di donatori e cresciuta da due mamme-genitori. Abbiamo seguito queste famiglie da quando le madri effettuarono l’inseminazione e la successiva gravidanza. Ora abbiamo scoperto che le loro figlie e i loro figli di 25 anni hanno ottenuto un punteggio sulla salute mentale uguale a quello di altri adulti della stessa età”.
Un altro studio, pubblicato poi sul Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics, ha seguito tre gruppi di famiglie in Italia: 70 padri omosessuali che hanno avuto bambini tramite maternità surrogata, 125 madri lesbiche che hanno avuto figli tramite inseminazione e 195 coppie eterosessuali che hanno avuto figli attraverso spontanea concezione. Il Prof. Roberto Baiocco, dell’Università La Sapienza di Roma, ha affermato: “I nostri risultati suggeriscono che i bambini con genitori dello stesso sesso non dimostrano problemi, sia in termini di adattamento psicologico che di comportamento sociale”.
Ciò che conta non è l’orientamento sessuale dei genitori, piuttosto quanto siano sicuri di essere tali. Nelle tre tipologie di famiglie, i genitori che non si sentivano competenti mostravano più problemi con i figli e meno soddisfazione nel rapporto con il proprio partner. Baiocco ha aggiunto che “lo studio mette in guardia la politica dall’avanzare ipotesi sulla base dell’orientamento sessuale o su persone che dimostrano di essere più adatte di altre a fare il genitore o su persone a cui dovrebbe o non dovrebbe essere negato l’accesso a trattamenti di fertilità”.
In Italia, dove ha avuto luogo lo studio di Baiocco, l’accesso ai trattamenti di fertilità è disponibile solo per le coppie che soddisfano una serie di condizioni, tra cui l’eterosessualità, e solo quest’anno alle coppie dello stesso sesso è stato permesso di registrare i loro figli come entrambi genitori.
L’UCLA del Michigan sta chiedendo ad un giudice federale di fare causa allo stato per discriminazione contro le coppie dello stesso sesso, sostenendo che le agenzie di adozione basate sulla fede che ricevono finanziamenti statali stanno allontanando le coppie omosessuali che vorrebbero adottare.
Questi studi non possono influenzare le decisioni sia in Michigan che in Italia, ma dimostrano una cosa: avere due mamme o due padri non ha un impatto negativo sui bambini. Le famiglie sono famiglie e l’amore è amore.