Influenza 2015-2016: il picco deve ancora arrivare

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Le alte temperature che si sono registrate fino a pochi giorni fa hanno reso la stagione invernale 2015-2016 a dir poco anomala e, proprio per questo, tenuto piuttosto basso il livello di diffusione dell’influenza. Ad affermarlo è il primo rapporto di InfluNet, sistema di sorveglianza focalizzato sulle influenze predisposto dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale riferisce che nella prima settimana di Gennaio sono stati 121.000 i nuovi casi di influenza contratta. Parliamo in sostanza di due casi ogni 1000 in cui, neanche a dirlo, i più colpiti risultano ancora una volta essere i più piccoli che nella fascia 0-4 anni registrano un’incidenza di 3.7 casi ogni 1000.

Tuttavia il trend al ribasso rispetto alle normali aspettative non deve spingere noi genitori ad abbassare la guardia, poiché nel corso di questi giorni e anche nelle settimane a venire è previsto un aumento dei casi di influenza: la comparsa del freddo favorisce la propagazione dei virus, soprattutto quando si registrano bruschi cali termici che mettono a dura prova il grado di resistenza del sistema immunitario. Il picco vero e proprio è come al solito atteso tra la fine di Gennaio e le prime due settimane di Febbraio, pertanto occhio a come vestiamo i nostri piccoli e a far sì che vengano messi in atto alcuni accorgimenti essenziali per giocare quanto meno di prevenzione.

Per prevenire la contrazione di virus e infezioni varie bisogna seguire il vademecum di sempre, vale a dire lavarsi spesso le mani, starnutire coprendo bocca e naso con un fazzoletto (o all’occorrenza con le mani stesse), evitare di frequentare luoghi particolarmente affollati e tenersi alla larga da ambienti eccessivamente caldi dai quali si prevederà di passare drasticamente a temperature ben più basse. Inoltre, in caso di influenza contratta, teniamo i bambini al caldo e a casa per evitare che possano trasmettere il virus agli altri. E se l’influenza arriva, anche in questo caso la prassi è la solita di sempre: stare a riposo in un ambiente confortevole ma non eccessivamente caldo, bere molto, mangiare leggero e utilizzare farmaci al bisogno (come il paracetamolo dinanzi a casi di febbre che supera i 38°C).

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