Come funziona un fornello a induzione
I piani cottura a induzione sono molto simili ai vecchi piani cottura in vetroceramica, con una piccola differenza: non presentano alcun tipo di fiamma o di elemento riscaldante, in quanto utilizzano un’altra tecnologia per la cottura dei cibi. Al di sotto del vetro scuro sono presenti delle bobine che, una volta azionato il piano cottura, producono un campo magnetico; è questo che crea il calore che permette la cottura all’interno delle pentole posizionate sul piano cottura. Perché il campo magnetico generi calore è però necessario che il materiale di cui è fatta la padella contenga un materiale ferromagnetico; in caso contrario il campo magnetico non porterà ad ottenere alcun tipo di calore. Sono quindi bandite tutte le pentole e le padelle in metallo non ferroso: dall’alluminio al rame. Non solo, ovviamente anche contenitori in pirex o in ceramica, così come le vecchie pentole in coccio, sono inutilizzabili appoggiandole direttamente sul piano cottura a induzione.
Devo sostituire tutte le pentole?
In realtà questa affermazione è imprecisa, nel senso che esistono degli adattatori, che consentono di utilizzare pentole e padelle in qualsiasi materiale, sfruttando un piccolo espediente. Si tratta di adattatori circolari, in metallo ferromagnetico, solitamente in acciaio. Appoggiandoli sul piano a induzione acceso, il campo magnetico presente crea calore nell’adattatore. Le padelle e i contenitori posizionati sull’adattatore quindi si scaldano in modo rapido, come se si trattasse di utensili in materiale ferromagnetico. Questo tipo di adattatore in effetti funziona in modo buono, ma non ottimale; quindi se si desidera usare al meglio il piano cottura sarà importante acquistare, con il passare del tempo, pentolame in materiale idoneo per questo tipo di cottura. In ogni caso chi desidera utilizzare la vecchia moka in alluminio, non avrà alcun tipo di problema acquistando un semplice adattatore.
Il materiale del pentolame
Può capitare che proprio il fondo di alcune padelle in acciaio sia costituito da altri materiali; che la rendono più leggera o che servono ad ispessire il fondo stesso. Oppure può capitare di nona vere alcuna idea su quale sia il materiale di cui è fatta una padella che si possiede da anni. In questi casi esiste la possibilità di effettuare un semplice test, utilizzando un magnete. Le padelle adatte ad essere usate con il piano cottura a induzione devono essere di materiale ferromagnetico a cui un magnete si attacca; mentre non si attacca sull’alluminio, sul rame o su tutti gli altri materiali non adatti a questo tipo di utilizzo.
Bonus per l’acquisto delle padelle
In effetti in Italia esiste un interessante bonus fiscale, che riguarda tutti coloro che stanno svolgendo in casa qualche tipo di ristrutturazione, che dia diritto ad ottenere uno sgravio fiscale del 50% per le spese sostenute. Tale sgravio infatti comprende anche mobili ed elettrodomestici e consente di acquistare piani cottura a induzione con la possibilità di ottenere un’agevolazione pari al 50% del costo finale, comprese quelle eventuali per l’installazione. Tale agevolazione si ottiene come detrazione fiscale, suddivisa in 10 rate annuali. Lo sconto non è presente invece per le pentole e le padelle, perché non sono considerate facenti parte del mobilio. Ricordiamo che l’agevolazione cosiddetta bonus mobili può essere sfruttata per spese massime pari a 10.000 euro, non necessariamente sostenute per i locali in cui si è effettuata la ristrutturazione. Quindi si può acquistare un piano cottura a induzione con l’agevolazione anche nel caso in cui si sia ristrutturato il bagno della medesima abitazione.