La diffusione di dispositivi digitali come smartphone e computer, ha generato una nuova serie di problematiche legate all’abuso di schermi luminosi e alla mancata protezione degli occhi durante il loro utilizzo.
A causa del lavoro o della scuola, in particolare in questi ultimi mesi, molte persone passano almeno otto ore al giorno davanti ad un pc e si aggiungono altre ore trascorse a guardare lo smartphone.
La luce blu dei dispositivi elettronici è la causa di tanti problemi visivi, perché fa parte dello spettro luminoso a cui siamo esposti quotidianamente. In particolare, quando si utilizzano questi dispositivi di notte e senza alcuna protezione.
Come proteggersi dalla luce blu
Tutti gli oculisti raccomandano un uso moderato di smartphone e pc, consigliano di abbassare la luce emessa dagli schermi, perché può portare a danni visivi a lungo termine, in alcuni casi anche irreparabili.
Chi utilizza spesso il pc o gli smartphone, tende ad accusare i sintomi della CVS (Computer Vision Syndrome) che sono, generalmente: mal di testa, secchezza oculare, visione offuscata. Questi sintomi sono dovuti principalmente alla notevole quantità di luce blu che viene emessa dagli schermi digitali. Si tratta di una radiazione dello spettro visibile della luce, compresa tra i 380 e i 500 nm, che colpisce gli occhi.
Gli esperti consigliano a tutti coloro che trascorrono tante ore davanti al pc, di utilizzare delle lenti con un particolare filtro anti luce blu, che possono essere acquistate già pronte su degli occhiali luce blu oppure è possibile aggiungere il filtro alle lenti degli occhiali da vista. Queste particolari lenti, sono in grado di proteggere gli occhi dagli effetti negativi della luce blu e garantiscono al tempo stesso una maggiore definizione per una visione più confortevole e nitida.
I danni della luce blu per i nostri occhi
La luce blu è particolarmente pericolosa per gli occhi e aumenta il rischio di mal di testa, degenerazione maculare e nei casi più gravi porta alla cecità. L’esposizione diretta può causare dei danni alla resina che, a loro volta, provocano la perdita della visione centrale, quindi diminuiscono la capacità di vedere ciò che sta di fronte.
L’uso prolungato davanti agli schermi digitali riduce la frequenza di battito delle palpebre fino a cinque volte e, a lungo andare, provoca affaticamento degli occhi, stanchezza e mal di testa, secchezza degli occhi, dolore al collo e alla spalla, visione doppia e sensibilità alla luce.
Secondo alcuni esperti, inoltre, la cataratta potrebbe essere legata all’esposizione prolungata alla luce blu. Tuttavia, questa non causa solo danni alla vista, ma con i suoi sintomi può rovinare anche la qualità del sonno perché interrompe la produzione di melatonina.
Visto che, al giorno d’oggi, non è possibile evitare l’utilizzo di dispositivi digitali come smartphone e computer, perché rappresentano gli strumenti di comunicazione del mondo moderno, bisognerebbe almeno cercare di limitare l’esposizione durante le ore di pausa e durante le ore notturne. Durante le ore di lavoro o di studio al pc, è consigliabile ricordarsi di fare delle pause di almeno 20 minuti ogni ora.
Come funziona il filtro contro la luce blu
Le lenti trattate con il filtro anti luce blu sono progettate appositamente per respingere i raggi dei dispositivi elettronici. I filtri bloccano o assorbono la luce dei dispositivi, riducendo l’influenza dei raggi e, di conseguenza, limitando le conseguenze spiacevoli dell’esposizione.
Allo stesso tempo, le lenti con questo tipo di filtraggio possono essere anche correttivi, quindi oltre a proteggere gli occhi dai raggi possono correggere un difetto visivo.
L’utilizzo degli occhiali anti luce blu permette, inoltre, di migliorare il contrasto, il comfort visivo e di ridurre i riflessi sulla lente.