Il mirtillo è un frutto tipico del sottobosco che viene utilizzato da tempo immemore nella cura di diverse patologie. I mirtilli crescono nelle zone di montagna e si presentano come dei piccoli arbusti alti più o meno 60 centimetri, e ricchi di frutti il cui colore cambia a seconda della specie: in natura esiste infatti il mirtillo nero, quello rosso e quello blu.
Secondo alcuni studi americani, queste piccole bacche sarebbero degli ottimi antiossidanti capaci di prevenire patologie cardiovascolari, ma anche di proteggere dai tumori e di ritardare il naturale invecchiamento (sia fisico che mentale). Alcune ricerche d’oltre Oceano, inoltre, hanno dimostrato che questi frutti possono rivelarsi di grande aiuto nella lotta contro l’Alzheimer, ed in particolare pare che questa proprietà la si riscontri nel mirtillo nero: sembra proprio che la variante scura del mirtillo sia quella più benefica per la memoria, per l’equilibrio e per la coordinazione motoria.
Ma non finisce qui, perché il mirtillo è anche ricco di acido folico, elemento che come molte neomamme sanno è fondamentale nei primi mesi di gestazione. Inoltre, le antocianine presenti nel frutto – e presenti peraltro in grandi quantità – contribuiscono a rafforzare il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni, migliorandone l’elasticità e il tono. Tutte queste sostanze, se messe assieme, aiutano pertanto anche la salute dell’occhio.
Per quanto riguarda invece il mirtillo rosso, questo è più ricco degli altri di ferro, fibre e vitamina C e per questo viene utilizzato nella prevenzione e nella cura delle infezioni che affliggono le vie urinarie. Modeste quantità di mirtillo rosso possono ridurre infatti il livello di calcio nelle urine e quindi sono consigliate per chi soffre di calcoli ai reni. E per chi soffre di stitichezza, diarrea, emorroidi o colon irritabile, ecco allora che il mirtillo rosso fungerà da ottimo coadiuvante!