Ebbene sì, le nonne o le mamme che andavano dicendo che in genere i maschietti costringono a una gravidanza più stressante rispetto alle femminucce, avevano ragione da vendere. Il ricercatore Javier Diaz-Castro dell’Università di Granada, infatti, ha dimostrato che essere in dolce attesa di un maschietto significa essere più vulnerabili allo stress rispetto al fatto che si aspetti una femminuccia.
La ricerca, per arrivare a questa conclusione, ha preso in considerazione 56 donne in salute e incinte, 27 delle quali stavano attendendo un maschio e 29 delle quali erano in attesa di una bambina. Quindi sono stati prelevati dei campioni di sangue dal cordone ombelicale e dai bimbi, e quello che ne è venuto fuori non ha lasciato spazio a molti dubbi: le analisi del sangue hanno dimostrato che nel sangue dei maschietti c’erano più radicali liberi, elemento che porta a un maggiore stress ossidativo per il corpo della mamma.
Ecco perché le mamme che sono incinte di nascituri di sesso maschile riscontrano un aumento delle infiammazioni: perché i figli stanno trasmettendo loro ingenti quantità di radicali liberi!
I ricercatori sottolineano però che tutto ciò non ha nulla a che vedere col dolore provato al momento del parto. Semmai, essere incinte di un maschietto, significa essere maggiormente esposte, anche in futuro, a malattie del cuore, depressione e Alzheimer.
Delle precedenti ricerche hanno dimostrato anche che le neomamme ingrassano di più se aspettano un maschietto e che invece nausee mattutine, pelle del viso che inizia ad esser presa di mira dalle macchie e umore ballerino siano prerogative delle gravidanze al femminile. Anche i capelli opachi e le unghie fragili sarebbero fenomeni ben più probabili in una gravidanza con il fiocco rosa. Una peluria più folta sul corpo invece sarebbe collegabile a una gravidanza maschile, poiché in tal caso il feto produce maggiori quantità di testosterone rispetto a quanto non lo faccia normalmente quello di una bambina.