Come sappiamo già, durante il periodo della gravidanza sono davvero molti gli accorgimenti che dobbiam prendere sia per tutelare la nostra salute sia per mettere in guardia quella di nostro figlio.
E tra le molte precauzioni che occorre far nsotre, quella probabilmente più importante di tutte riguarda la rivisitazione della propria dieta alimentare: durante la dolce attesa sono parecchi i cibi che dobbiamo mettere al bando perchè, in un modo o nell’altro, favoriscono l’insorgenza di patologie che faremmo bene ad evitare.
Gravidanza: ecco quali alimenti evitare
Per quanto sia un periodo sicuramente bello e intenso da vivere, la gravidanza non è però esente da alcune “istruzioni per l’uso”. E come dicevamo, la gran parte di queste si concentrano su un discorso prettamente alimentare! Pertanto, ecco i cibi che i professionisti del settore sono soliti ritenere pericolosi:
Latticini – Il latte non andrebbe consumato quando non pastorizzato e crudo, e lo stesso identico discorso vale anche per i latticini. Il consumo di latte e latticini di questa tipologia è sconsigliata perchè si ritiene che abbiano entrambi la capacità di contaminare l’organismo: il consiglio per le amanti del latte è di farlo bollire prima di consumarlo!
Formaggi – In realtà non tutti i formaggi sono banditi, semmai solo ed esclusivamente quelli “molli” come camembert, taleggio, roquefort, gorgonzola, brie e fontina per le stesse ragioni viste nel caso dei latticini (ovvero per il ruolo assunto nella crescita dei batteri). In questo caso i formaggi andrebbero mangiati solo se serviti caldi, poiché è ormai noto che il calore faccia da sterilizzazione, impedendo la crescita e la proliferazione dei batteri cattivi.
Carne – Gli insaccati come salame e prosciutto crudo, bresaola e speck andrebbero evitati; così come vanno considerati nemici della propria alimentazione anche i prodotti di macelleria quali hamburger, carne cruda e carpaccio. Neanche quella affumicata come la pancetta va poi così bene per una corretta gestazione! Insomma, la carne, con particolare riferimento a quella cruda, è mezzo di trasporto vero e proprio del Toxoplasma che è l’agente patogeno all’origine della toxoplasmosi.
Pesce – Proprio come nel caso della carne, anche il pesce crudo non va considerato: per cui niente carpaccio di pesce, niente sushi né sashimi (da evitare il giapponese, qualora non si fosse capito)! Banditi anche i frutti di mare, i crostacei consumati crudi e il pesce affumicato come trota, merluzzo, salmone e sgombro. La ragione di tutto ciò è semplice: all’interno del pesce potrebbero insediarsi dei batteri come la salmonella e la listeria.
Dal momento in cui ci sono pesci che possono contenere alte percentuali di mercurio che non sparisce neanche quando messo a confronto con elevate temperature di cottura, anche specie quali le aguglie, il palumbo, il tonno e il pesce spada (per l’appunto indipendentemente dal fatto che vengano cotti o meno) non andrebbero incluse nel proprio piano alimentare.
Uova – Possono essere mangiate, ma devono essere consumate sempre rigorosamente cotte. Ciò significa che le uova crude vanno evitate come la morte perchè sono responsabili della salmonella, e quando diciamo “no alle uova crude” facciamo riferimento anche a tutte le preparazioni che ne prevedono l’utilizzo, vale a dire tiramisù, zabaione, meringhe, omelette e coque (in questi due ultimi casi perchè l’uovo pur non essendo propriamente crudo viene pur sempre lasciato semicrudo).
Frutta e verdura – Non è che frutta e verdura siano propriamente sconsigliate, semmai si consiglia di lavarle per bene (con bicarbonato o disinfettanti appositi), di sbucciare sempre la frutta e di cuocere per bene la verdura. Tutto ciò per prevenire che i pesticidi spesso utilizzati nell’agricoltura moderna possano entrare i contatto con il nostro delicato organismo e naturalmente con il feto. Fatta salva questa precauzione non ci sono limiti di sorta per frutta e verdura, a meno che non si tratti di bieta e spinaci che andrebbero consumati in quantità limitate perchè interferiscono con il regolare assorbimento del calcio.
Altri alimenti – Dopo di che andrebbero esclusi i piatti pronti, i cibi che hanno subito un trattamento di frittura, i dolci ricchi di grassi e di zuccheri semplici. Ma anche cipolla, cioccolata, spezie, aglio e tutti quegli alimenti che in qualche modo possono provocare bruciore di stomaco ed esofagiti. Naturalmente da abolire tout court sono gli alcolici che compromettono il corretto sviluppo del bambino, così come da ridurre drasticamente è la caffeina che essendo eccitante può portare all’innalzamento della pressione e che in virtù delle sue proprietà diuretiche tende a favorire la perdita di calcio.