Noci, mandorle e nocciole sono parte integrante del periodo natalizio. Tra una partita e tombola e l’altra, durante qualche chiacchierata in famiglia o più semplicemente alla fine di un pasto, la frutta secca ci sta sempre bene! E oltre ad essere adatta per riempire questi momenti di “vuoto temporale”, non dimentichiamo che la frutta secca è anche estremamente benefica per la nostra salute, visto e considerato che la scienza è ricca di studi e testimonianze nel merito.
Ma che dire dei bambini: loro possono forse mangiare la frutta secca come noi adulti, o forse devono seguire qualche raccomandazione particolare? La risposta è semplice: i piccoli possono iniziare a sgranocchiare frutta secca già intorno ai 12 mesi.
Quando i primi dentini spuntano fuori, mangiare noci e mandorle non è un problema, tanto più se gliele proponiamo opportunamente tritate (proporre una mandorla intera può danneggiare i denti ancora piuttosto deboli, e può anche esporre il bimbo al rischio soffocamento visto che parliamo di un alimento solido e quindi non semplicissimo da deglutire per chi è alle prime armi).
Anche per quel che riguarda le proprietà, come dicevamo, non c’è davvero nulla da temere: la frutta secca è ricca di grassi insaturi che danno al corpo l’energia di cui ha bisogno per espletare le normali attività della giornata; ma noci, mandorle e nocciole sono anche ricche di proteine, vitamine, acidi grassi Omega 3 e fibre, tutte sostanze utili per rafforzare il sistema immunitario e per ripristinare un corretto funzionamento dell’intestino.
Ciò a cui bisogna stare attenti, semmai, è l’eventuale presenza di allergie. Prima di dare in pasto al bambino la frutta secca, bisogna assicurarsi che non ci sia in lui una forma di allergia verso questo tipo di alimenti. Un altro fattore che va tenuto sotto controllo è poi l’apporto calorico, perché in pochi lo sanno, ma la frutta secca è ricca di calorie, per cui va benissimo mangiarla, ma per mantenere la forma meglio stare attenti alle quantità!