Sembra lontano quel settembre 2015, quando tutti gli stati mondiali si impegnarono a fermare tutte le forme di violenza sulle donne entro il 2030. Purtroppo, in questi tre anni intercorsi non ci sono stati miglioramenti, anzi. Le notizie provenienti da ovunque parlano di molestie e violenze che quotidianamente le donne subiscono: attori di Hollywood, atleti, lavoratrici alberghiere, parlamenti e tante altre.
La consapevolezza di vivere costantemente col pericolo che qualcuno metta le mani dove non dovrebbe o peggio di essere oggetti di violenze sessuali non deve diventare per le donne rassegnazione. La libertà di muoversi liberamente è un sacrosanto diritto e non deve essere minacciato da violenze varie.
Indipendentemente da chi sia l’autore di un atto violento, gli stati di tutto il mondo sono obbligati, in base al diritto internazionale, a porre fine a questa piaga.
Il programma Città sicure lanciato dalle Nazioni Unite ha indagato sul problema della violenza sulle donne. I primi dati sono allarmanti: circa l’80-90% delle donne ha riferito di molestie sessuali avvenute all’interno degli spazi pubblici urbani. Praticamente, quasi due donne su tre. L’aberrante fenomeno delle molestie sessuali non è certo nuovo, ma se ha avuto rilievo internazionale è grazie alle proteste delle donne che chiedevano e continuano a chiedere protezione e leggi severe.
Come si stanno muovendo i governi del mondo
Il governo giapponese ha obbligato i dipendenti pubblici senior a seguire un corso di formazione sulla prevenzione prima di poter ambire ad una promozione. La Giamaica sta per introdurre una proposta di legge che punisca severamente chi si macchia di violenze e molestie sessuali. In Nuova Zelanda, uno dei sindacati sta svolgendo indagini interne per accertarsi se i propri membri hanno subito o perpetrato molestie sessuali.
Alcuni avvocati statunitensi che difendono i lavoratori agricoli immigrati hanno messo in evidenza le connessioni esistenti tra molestie sessuali e furto di salari, nonché altre forme di sfruttamento. In India, la casa di produzione cinematografica Telegu ha istituito un forum per denunciare molestie sessuali. L’Australia sta conducendo un’inchiesta nazionale sulle molestie sessuali nel mondo del lavoro.
Come si sta muovendo l’ONU
Purtroppo, i sistemi per far fronte alle molestie sessuali all’interno dell’ONU sono ancora inadeguati. Per questo motivo, il segretario generale ha istituito una task force che avrà il compito di rivedere le modalità di prevenzione e condanna delle molestie e violenze. E’ risaputo che esse sono strettamente legate alla cultura che vede l’uomo ancora dominante; questa ineguaglianza fra i due sessi non fa altro che fomentare l’abuso sessuale, le molestie e la violenza, in ogni aspetto della società, che sia lavorativo, domestico o politico.
Il segretario generale delle Nazioni Unite si è personalmente impegnato a rafforzare gli approcci incentrati sulle vittime ed a sviluppare spazi di lavoro sicuri.