La dieta chetogenica è un particolare regime alimentare elaborato nel John Hopkins Hospital per curare, o meglio, trattare i casi di epilessia. Tempo fa non esistevano farmaci sufficientemente efficaci per combattere le crisi epilettiche, pertanto venne redatta questa dieta basata su tanti grassi e pochi carboidrati e ritenuta utile per contenere i disturbi dati dall’epilessia.
La dieta chetogenica abbraccia l’idea dei tanti grassi e dei pochi carboidrati per un motivo essenziale: indurre l’organismo a trasformare il grasso in chetoni, sostanze che verranno poi impiegate per essere trasformate in energia. I chetoni sono soliti formarsi quando una persona è in stato di digiuno, e infatti la dieta chetogenica prevede un primo giorno di totale digiuno proprio per controllare che nella persona interessata abbia inizio il processo di chetosi.
Ma quali alimenti possono essere consumati nell’ambito di questo stile alimentare? Come carne vanno bene manzo, hamburger, roast beef, agnello, maiale, pancetta e prosciutto; come pesci vanno bene tonno, salmone, trote, granchi e aragoste, mentre per quel che riguarda i condimenti sono ok burro, olio, senape e salsa di soia. In piccola quantità è poi possibile cibarsi di carboidrati che sono reperibili nei peperoni, nei carciofi, nei salumi e nelle salsicce. Va benissimo, invece, includere parecchia frutta e verdura come ad esempio broccoli, spinaci, lattuga, cavoli, pomplemo, fragole, kiwi e limoni. Da eliminare tout court sono invece le fonti di carboidrati per eccellenza come pane, riso, patate, cereali, banane e pesche.
Una dieta chetogenica va però monitorata attentamente perchè proprio a causa dello stravolgimento del piano alimentare che prevede, non è escluso che non possa dar luogo a casi di stitichezza e disidratazione. Inoltre, il basso apporto di vitamine induce chi la segue ad assumere regolarmente integratori di calcio, vitamina D, ferro e acido folico (è stato dimostrato che chi segue il piano alimentare chetogenico senza farsi aiutare dall’integrazione di vitamine e sali minerali può andare incontro a calcoli renali, all’alterazione della funzionalità epatica e agli alti livelli di colesterolo nel sangue). La dieta chetogenica poi, non è affatto consigliata per chi pratica attività fisica diretta all’aumento della massa muscolare, in quanto provoca la perdita di tono muscolare e la diminuzione del livello di liquidi nei tessuti (chi registra dimagrimento fisico nei primi periodi di dieta chetogenica, infatti, sta in realtà perdendo muscoli e non grasso!).