I filtri solari
Le creme solari sono formulate in modo da creare una barriera al passaggio dei raggi solari. In particolare una buona crema solare per bambini protegge dai raggi UVB, come fanno anche gli occhiali da sole, così come dai raggi UVA. Il filtro solare è indicato comunemente da un numero, che può andare da 2 fino a 50 o 70; questo numero indica la capacità della crema di filtrare i raggi UVB. Per quanto riguarda invece i raggi UVA, altrettanto dannosi per la pelle del bambino, non tutte le creme solari sono in grado di filtrarne il passaggio. Se sono in grado di farlo tale caratteristica è indicata sulla confezione, con un generico “protegge anche dai raggi UVA”; in Italia non vige l’obbligo di indicare l’effettiva protezione di questo filtro, anche se alcune creme riportano delle stelline, o dei piccoli soli, in numero che va da 1 a 4, dove il numero più basso indica una protezione minore.
Scegliere la crema per i bambini
Una buona crema solare per i bambini dovrebbe offrire una protezione alta, FPS superiore a 30, ma dovrebbe anche presentare ulteriori caratteristiche. La delicata pelle dei bambini infatti può irritarsi con grande facilità, soprattutto in presenza di alcuni ingredienti. Per questo motivo è sempre consigliabile prediligere le creme solari espressamente formulate per i bambini, che dovrebbero essere prive di profumi, alcool, sostanze fortemente allergizzanti. Una crema per bambini deve essere leggera e delicata, per evitare di causare problemi quali brufoletti, allergie o problematiche simili. Visto che in estate ci sono già altre problematiche dermatologiche che si presentano con facilità, come ad esempio la cosiddetta sudamina, meglio evitare di crearcene altre da soli. Ci sono poi altre caratteristiche importanti, tra cui la possibilità per la crema di resistere all’acqua: con una crema solare waterproof si evita di dover “incremare” il bambino troppe volte nel corso di una giornata in spiaggia, sia al mare che in riva al lago o a un torrente alpino. Ricordiamo comunque che una crema solare andrebbe utilizzata più volte al giorno, più o meno ogni due ore. Il sudore, il contatto con l’acqua, lo sfregamento con l’asciugamano, sono tutte attività che portano ad asportare la crema solare dalla pelle.
Una crema divertente
Sono tanti i genitori che devono affrontare un vero e proprio dramma ogni volta che applicano la crema solare ai propri figli. Per evitare questo problema possiamo coinvolgere i bimbi nei preparativi per l’esposizione al sole, permettendo loro di cominciare a spalmarli di crema, ma anche di scegliere i giochi da portare in spiaggia o le mete da raggiungere nel corso della giornata. In commercio sono poi disponibili creme solari appositamente studiate per i bambini, più facili da proporre loro perché in spray, con un aroma naturale particolarmente piacevole o colori bizzarri. Introdurre un elemento di gioco nell’incombenza dello spalmare la crema è sempre un buon aiuto, anche nel caso di bambini che fanno continuamente i capricci.
Quanto protegge una crema solare
Veniamo ora a una questione spinosa, che molti non comprendono ancora a fondo. Il valore dell’SPF, ossia il fattore di protezione del filtro solare contenuto in una crema, è espresso in frazioni. In sostanza una crema solare con SPF 6 consente alla nostra pelle di ricevere solo 1/6 dei raggi solari UVB che la colpiscono; mentre una crema solare con SPF 30 permette il passaggio solo a 1/30 dei raggi solari. Espresso in percentuale, una crema solare con SFP 6 non filtra circa il 17% dei raggi UVB che colpiscono la pelle. Una crema con SPF 30 non filtra circa il 3% dei raggi solari, quindi impedisce a circa il 97% dei raggi UVB di colpire la nostra pelle.