Il cloasma gravidico, noto anche come maschera della gravidanza, è una condizione che si presenta come un’alterazione della pigmentazione della pelle, specie sul volto e sulle aree a lui vicine. Si tratta di un fenomeno che come dice il nome stesso riguarda per lo più le donne in gravidanza, ma non è certo sufficiente essere in dolce attesa per potersi dire a rischio: il cloasma gravidico affligge più che altro le mamme incinte che si espongono troppo al sole.
Chi, col pancione appresso, va al mare nelle ore centrali della giornata, o più semplicemente trascorre molto tempo all’aria aperta in piena estate, corre il rischio di vedersi formare macchie scure (se la pelle è per sua natura chiara) o macchie chiare (se la pelle è per sua natura scura). In pratica, il cloasma fa sì che nascano delle vere e proprie chiazze cutanee che sono di colore opposto rispetto al naturale colore della pelle. Il che non aiuta neanche a tenere nascosto il problema!
Ma come viene fuori il cloasma gravidico? A causare il tutto sono gli ormoni, perché durante la gravidanza sappiamo bene come il numero di estrogeni aumenti notevolmente. Il problema però è che insieme agli estrogeni aumentano anche i melanociti, che sono i principali produttori di melanina, cioè di quella sostanza implicata nel colorito della pelle.
Di conseguenza, una donna che ha questo sbalzo ormonale, e che vive quindi nel periodo in cui la melanina è alle stelle, esponendosi al sole non può certo pretendere che non ci siano effetti sulla sua pelle!
L’unico metodo di prevenzione possibile è quindi stare alla larga dal sole estivo nelle ore più calde della giornata. Neanche la crema serve a molto se si va al mare alle 14 del pomeriggio: meglio proprio evitare l’esposizione diretta e godere delle belle giornate o al mattino presto o verso il tardo pomeriggio.