L’autopalpazione del seno è una tecnica semplice e accessibile che può aiutare le donne a individuare precocemente eventuali cambiamenti o anomalie nelle loro mammelle. Sebbene non sia un metodo di screening definitivo per la diagnosi precoce del cancro al seno, l’autopalpazione può contribuire a un’individuazione tempestiva dei tumori o di altre condizioni anomale.
Sommario
Durante l’autopalpazione, una donna esplora manualmente i propri seni per individuare eventuali noduli, rigonfiamenti, ispessimenti o altre alterazioni. È importante notare anche che l’autopalpazione del seno non sostituisce altre modalità di screening, come la mammografia o l’esame clinico effettuato dal senologo. Ma può essere un complemento utile per rilevare eventuali cambiamenti che potrebbero richiedere una valutazione più approfondita.
Autopalpazione seno: quando farla?
Gli esperti ritengono che l’autopalpazione del seno debba essere eseguita regolarmente, preferibilmente almeno una volta al mese, per familiarizzare con la normale consistenza dei tessuti mammari e per rilevare tempestivamente eventuali anomalie. Durante l’autopalpazione, la donna può utilizzare diverse tecniche, come il movimento circolare delle dita o l’utilizzo dei polpastrelli, per esplorare attentamente l’intera area del seno, compresa l’ascella e l’area del capezzolo.
Come riconoscere i noduli durante l’autopalpazione del seno?
Durante l’autopalpazione del seno, è importante sapere come riconoscere un nodulo, questo può presentare le seguenti caratteristiche:
- Può essere duro, compatto o più denso al tatto.
- Può essere rotondo, ovale o irregolare. La dimensione può variare da piccoli puntini a una massa più grande.
Se noti la presenza di un nodulo, non pensare che si tratti subito di carcinoma al seno, non tutti sono maligni. Recati dallo specialista che provvederà ad effettuare gli esami necessari e una biopsia per valutare la natura del nodulo.
Tipologia di noduli al seno
- Noduli fibrocistici: sono comuni nelle donne e spesso causano dolore o sensibilità. Sono di solito benigni e legati ai cambiamenti ormonali nel ciclo mestruale.
- Noduli solidi: sono costituiti principalmente da tessuto mammario denso e possono essere sia benigni che maligni. Richiedono un’ulteriore valutazione medica per determinare la loro natura.
- Cisti: sono sacche piene di liquido che possono formarsi nel seno. Sono spesso morbide al tatto e possono variare di dimensioni durante il ciclo mestruale. Le cisti sono generalmente benigne.
- Tumori maligni: i noduli al seno che sono cancerosi, possono avere varie caratteristiche, tra cui una consistenza dura, una forma irregolare e una crescita rapida. In ogni caso, solo un’adeguata valutazione medica e test specifici possono determinare se un nodulo è un tumore maligno o meno.
Come fare l’autopalpazione del seno: i 5 passaggi
Esamina il seno
Passaggio 1: inizia guardando il seno allo specchio con le spalle dritte e le braccia sui fianchi.
Ecco cosa devi cercare:
- Dimensioni, forma e colore abituali del seno.
- Il seno deve avere una forma uniforme senza distorsioni o gonfiori visibili.
Se noti uno dei seguenti cambiamenti, consulta un medico:
- Increspature, arricciature o rigonfiamenti della pelle.
- Un capezzolo che ha cambiato posizione o uno invertito (spinto verso l’interno invece di sporgere).
- Rossore, dolore, eruzione cutanea o gonfiore.
Ricerca anomalie
Passaggio 2: alza le braccia e cerca gli stessi cambiamenti. Presta molta attenzione e prenditi tutto il tempo necessario per osservare e toccare ogni cm del seno.
Verifica la presenza di fluidi
Passaggio 3: davanti allo specchio, cerca eventuali segni di fluido che fuoriesce da uno o entrambi i capezzoli (potrebbe essere un fluido o sangue acquoso, lattiginoso o giallo).
Palpa il seno da distesa
Passaggio 4: Successivamente, palpa il seno mentre stai sdraiata, usando la mano destra per sentire quello sinistro e la mano sinistra per quello destro. Usa un tocco deciso e morbido con i primi polpastrelli della mano, mantenendo le dita piatte e unite. Usa un movimento circolare. Copri l’intero seno dall’alto verso il basso, da un lato all’altro, dalla clavicola alla parte superiore dell’addome e dall’ascella al décolleté.
Segui questo schema per essere sicura di coprire l’intero seno: inizia dal capezzolo, muoviti facendo dei cerchi sempre più grandi, fino a raggiungere il bordo esterno del seno. In alternativa, puoi anche muovere le dita su e giù verticalmente.
Questo approccio su e giù sembra funzionare meglio per la maggior parte delle donne. Assicurati di sentire tutto il tessuto dalla parte anteriore a quella posteriore del seno; per la pelle e il tessuto appena sotto, esercita una leggera pressione; usa, invece, una pressione media per il tessuto al centro del seno e una più decisa per il tessuto profondo della schiena. Una volta raggiunto il tessuto profondo, sentirai la cassa toracica.
Ripeti la palpazione da seduta
Passaggio 5: Infine, palpa il seno mentre sei in piedi o seduta, usando gli stessi movimenti delle mani descritti al punto 4.