- Gemelli in arrivo: svilupparne le differenze, esaltarne le affinità
- Come ci si deve comportare coi gemelli: guida ai tre pilastri
La nascita di due o più gemelli è sicuramente un evento di grande portata, ma per quanto la gioia possa essere palpabile anche le difficoltà non possono ritenersi poi così trascurabili: la gestione economica, ma anche quella relazionale e familiare dell’avere due gemelli in casa diventa un po’ più difficoltosa del solito.
Quest’ultima soprattutto, va considerata come una delle priorità a cui porre rimedio in maniera efficace: non ci ritroveremo più ad allattare uno ma ben due bambini, non potremo dedicare più il 100% del nostro tempo a un bambino ma suddividere quella fetta di tempo libero in un 50 e 50, non avremo modo di instaurare un contatto simbiotico tra noi e il nascituro poichè c’è pure sempre “un altro” figlio a cui prestare le dovute attenzioni.
Sono molte le differenze che intercorrono tra una gravidanza tradizionale e quella di tipo gemellare, ma con i giusti accorgimenti anche questa ultima ipotesi può non essere considerata troppo difficile da gestire!
Gemelli in arrivo: svilupparne le differenze, esaltarne le affinità
Prima di capire come dobbiamo comportarci con due gemelli al seguito bisogna per forza di cose analizzare come avvengono i contatti tra loro stessi. Se tendono ad essere complici avremo una strada più facile da percorrere, mentre invece se sembrano prostrarsi a una situazione di conflittualità ci ritroveremmo con qualche grana in più da gestire. E’ bene sapere che ogni bambino ha una propria identità personale, e questo va ricordato e sottolineato a più non posso perchè spesso la causa di una eventuale avversità tra gemelli è proprio dovuta al comportamento dei genitori: di quel comportamento che induce mamma e papà a “fare di un’erba un fascio” senza valorizzare, rispettare e individualizzare le personalità dei due bambini.
Di conseguenza proviamo a non ostacolarli ogni qualvolta entrano in contatto, ed in secondo luogo comportiamoci con loro non in maniera identica ma di volta in volta incline a quella che è la personalità del singolo bambino. Per renderli sempre più vicini e affiatati dobbiamo quindi saperne rispettare le autenticità, ma al tempo stesso far comprendere loro quali sono i punti di contatto che li accomunano e quali, di conseguenza, gli elementi su cui possono raggiungere punti di affinità: quando i bambini passeranno del tempo assieme riusciranno a cogliere da soli quali sono le differenze che li contraddistingueranno per il resto della loro vita e quali invece gli aspetti sui quali possono sviluppare un’intesa.
Si tratta di una condizione un po’ complessa in cui ci vuole accortezza nel saperli trattare come individui unici e inimitabili, e al tempo stesso in cui serve anche una certa qual dose di sforzo per tentare di unirli laddove ci siano spazi per farlo.
Come ci si deve comportare coi gemelli: guida ai tre pilastri
I genitori in definitiva possono prendere a riferimento tre pilastri fondamentali circa il comportamento da tenere con i gemelli.
- Evitare di vestirli nella stessa maniera perchè è giusto rimarcare le differenze di gusto che possono esserci tra un fratello e l’altro, e magari provvedere a fare acquisti in maniera un po’ combinata: il bambino A se ne va col papà, il bambino B con la mamma e viceversa nella seconda occasione di shopping.
- Sostenere ed esaltare le preferenze personali non è che una logica prosecuzione di quanto abbiamo visto con il discorso del vestiario. Ciò significa che se ad un gemello piace il calcio e all’altro la pallavolo, in quanto genitori dovremo essere i primi a sostenere ed enfatizzare queste loro passioni. E questo assunto vale un po’ per tutto il resto: dalle amicizie ai fidanzamenti fino ai gusti letterari e culinari.
- Dire addio al termine “gemelli” non tanto perchè sia una parola brutta e cattiva, ma semplicemente perchè i “gemelli” hanno un loro nome. Molto meglio chiamarli con il loro nome e anche dinanzi ad estranei non fare riferimento ai “gemelli” ma a Paolo e Luca, magari.