I bambini italiani dormono poco e dormono anche male. A rivelarlo una ricerca condotta dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) realizzata con la collaborazione dell’Associazione Genitori Attenti. Lo studio è stato condotto col tentativo di cercar di capire se esistano dei legami tra stili di vita, disturbi del comportamento e carenza di sonno. Parliamo del primo studio italiano e internazionale che indaga sulle abitudini del sonno nei bambini di età compresa tra i 1 e 5 anni.
A dire il vero la letteratura scientifica ha già avuto modo di indagare sulla deprivazione del sonno e di constatare altresì che la mancanza di sonno, specialmente nei più piccoli, può dar luogo a dei disturbi sia di origine organica che di natura psicologica. Si ritiene inoltre che un sonno insufficiente sia anche legato a disturbi come obesità, diabete e depressione immunitaria. Il dato più importante è comunque il seguente: il 35% dei bambini italiani non dorme a sufficienza (cioè meno di 9 ore a notte).
Luigi Gallimberti dell’Associazione Genitori Attenti ha spiegato che gli elementi venuti fuori dalla ricerca “sembrano confermare l’ipotesi che alla base dei disturbi comportamentali ci siano anche delle alterazioni neuro circuitarie alla cui formazione concorre l’uso improprio delle nuove tecnologie”.
Ma quali sono i bambini che non riposano molto bene? Secondo Gallimberti, sono innanzitutto quelli che utilizzano continuamente tablet e smartphone, che guardano per più di 2 ore al giorno la televisione e che dormono in camera con i genitori (anche se in un lettino separato). “I dati preliminari – ha spiegato Gallimberti – mettono in evidenza che il 19% dei bambini di età inferiore ai 6 anni utilizza tablet e/o smartphone per 3 o 5 volte a settimana, e che il 10% di loro lo fa tutti i giorni. Solo il 54% dei bambini, inoltre, dorme nel proprio letto per la gran parte delle ore notturne e il 17% del totale si addormenta davanti alla tv”.