Autismo, la diagnosi ora anche con un semplice test dell’udito

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Diagnosticare l’autismo non è affatto una cosa da ragazzi, ma sembra stia per arrivare un nuovo sistema che potrebbe rivelarsi molto utile in questo senso e accelerare i tempi della diagnosi. Si tratta di un nuovo esame che è facile da effettuare e che non è per nulla invasivo, visto che coincide con quello che alla fine è un semplice e banale test dell’udito.

Esatto, proprio così: secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Autism Research, questa condizione potrebbe essere diagnosticata anche tramite questa via. E’ opinione condivisa, infatti, che i bambini autistici soffrano di difetti dell’udito perché non riescono a percepire come dovrebbero tutta una serie di frequenze sonore (tra cui quelle che caratterizzano il parlato). In particolare, lo studio condotto dall’Università di Rochester e diretto dalla professoressa Loisa Bennetto, mostra come, insistendo proprio sull’udito, si possa arrivare a diagnosticare l’autismo in tempi decisamente più brevi rispetto a quelle che sono le tempistiche “classiche”.

Sì, ma come? Per giungere a questa conclusione gli esperti hanno analizzato l’udito di bambini aventi un’età compresa tra i 6 e 12 anni e affetti appunto da disturbi dello spettro autistico. Analizzandoli tutti quanti, i ricercatori si sono accorti come questi bambini avessero deficit uditivi per quel che riguarda alcune particolari frequenze sonore e hanno quindi estrapolato un nuovo possibile test che d’ora in avanti potrebbe essere utilizzato per la diagnosi: un test dell’udito che dimostri la capacità o l’incapacità del bambino di sentire, di capire e di interagire con il parlato potrebbe rivelarsi determinante per stabilire se ci sia un rischio di malattia ancor prima che questa si palesi in maniera chiara ed inequivocabile.

Diagnosticare per tempo le difficoltà uditive non significa certo che si potrà mettere in atto una terapia per scongiurare l’insorgere dell’autismo, dato che come sappiamo questa condizione non si può né prevenire e tanto meno guarire. Tuttavia sapere per tempo se un bambino soffre di problemi all’udito e sapere sempre in anticipo se rischia di sviluppare l’autismo nel prossimo futuro, può voler dire iniziare nell’immediato una terapia riabilitativa che possa quanto meno permettergli di avere una vita più normale possibile. Una vita che non gli precluda la possibilità di capire e di farsi capire dagli altri.

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