Quando è il momento di fare la mammografia? Una domanda che arriva, prima o poi, nella mente di tutte le donne che iniziano a fare prevenzione per il tumore al seno, che oggi rappresenta ancora la prima causa di decesso per cancro tra la popolazione femminile.
Per ridurre il tasso di mortalità legato al tumore alla mammella, bisogna agire subito, fin dalla comparsa dei primi sintomi. Individuando il tumore nella fase iniziale, le possibilità di cura e di sopravvivenza sono alte.
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Per questa ragione, la prevenzione deve essere al primo posto, soprattutto, dopo una certa età. La mammografia è il principale esame strumentale per la diagnosi precoce del tumore al seno, raccomandato per una specifica fascia d’età.
Cos’è la mammografia
La mammografia è una procedura di imaging medico utilizzata per la diagnosi e lo screening delle patologie al seno, in particolare del tumore. Questa tecnica impiega raggi X a bassa dose per ottenere immagini dettagliate delle strutture mammarie.
Durante l’esame, il seno viene compresso tra due lastre di plastica o metallo per distribuire uniformemente il tessuto mammario e ridurre la quantità di radiazioni necessaria per ottenere l’immagine.
Le immagini mammografiche risultanti, vengono quindi esaminate da radiologi esperti, alla ricerca di anomalie, come masse, calcificazioni o altre alterazioni che possono indicare la presenza di malattie della mammella, cancro incluso.
La mammografia è un esame invasivo?
No, la mammografia è un esame diagnostico strumentale non invasivo per lo studio delle mammella. L’apparecchio utilizza radiazioni ionizzanti (Raggi X) a bassa dose, è quindi molto sicuro per la donna.
Non serve alcuna preparazione particolare per eseguire l’esame, che dura tra i 5 i 10 minuti. Ci sono studi che sostengono che fare la mammografia durante la prima fase del ciclo mestruale, può essere più efficace, rispetto al periodo ovulatorio, quando è il tessuto è molto più teso e dolente.
Mammografia: quando farla?
È importante conoscere l’età in cui bisogna iniziare a sottoporsi a controlli periodici al seno. Già prima dei 30 anni è consigliato prendere confidenza col proprio corpo e praticare l’autopalpazione. Un test che ogni donna può fare dopo l’inizio del ciclo mestruale, quando è più semplice valutare eventuali anomalie della mammella.
Per ogni età un esame diagnostico
Tra i 30 e i 40 anni, la donna deve sottoporsi a controlli periodici dal senologo, sottoponendosi ad ecografia mammaria. Durante la visita, lo specialista tiene conto anche di eventuali fattori di rischi.
Dopo i 40 anni, le linee guida internazionali suggeriscono di sottoporsi alla prima mammografia e poi di continuare con una certa regolarità. I dati evidenziano una riduzione di morte per tumore al seno, che va dal 20% al 40%.
Ogni quanto fare la mammografia
L’esame va eseguito con cadenza diversa in base all’età della paziente.
- Tra i 40 e i 50 anni: da fare una volta all’anno.
- Tra i 50 e i 70 anni: da fare ogni due anni.
Seni densi o con alterazioni sospetti, possono anche richiedere il doppio esame combinato, ovvero, mammografia ed ecografia insieme nella stessa visita.
Frequenza di visite ed esami sono stabilite dal proprio senologo, e possono variare in base a:
- Età e rischio individuale
- Storia familiare di cancro al seno
- Storia personale (precedenti tumori al seno o altre condizioni mediche)
La prevenzione è sempre consigliata, poiché il rischio di cancro al seno aumenta con l’età, quindi anche dopo i 70 anni, bisogna continuare a seguire un programma di prevenzione.
Quanto costa una mammografia?
Sottoponendosi a screening nazionali, la mammografia è gratuita. Se invece viene richiesta dal medico, è possibile accedervi pagando solo il costo del ticket, che varia in base alla Regione. Qualora ci si sottoponesse all’esame presso un istituto diagnostico privato, il costo varia da centro a centro, ed è indicativamente compreso tra i 100 e 200€.