Genitori-figli adolescenti: come l’adolescenza cambia i rapporti
Spesso i genitori quando un figlio sta per entrare nel fatidico periodo dell’adolescenza, temono per l’eventuale cambiamento in negativo del loro rapporto. Questo perchè è chiaro che questa fase della crescita di un bambino, che si mette in moto per raggiungere l’età adulta, porti con sé delle mutazioni nel fisico e nel carattere. Un ragazzo che si appresta ad entrare nell’età della pubertà vive una fase davvero critica, poiché nota su sé stesso ogni singolo segno del passaggio dall’età infantile a quella matura: i primi peli di barba, la maturazione delle zone erogene, l’irrobustimento dei muscoli e la tonificazione del fisico. Non sempre, però, l’evoluzione del rapporto genitori-figli nell’età della pubertà propende per risvolti negativi: sta nell’abilità del genitore, infatti, ricalibrare il rapporto in chiave più matura ed emotiva, rendendo stimolante la conversazione.
Adolescenti: la mutazione del rapporto tra infanzia e maturità
Nonostante gli adulti percepiscano l’età degli adolescenti come una mutazione unilaterale verso la maturità, per il giovane che sta vivendo questa fase non è affatto così. Il giovane adulto vive questa esperienza in maniera quasi quotidiana, rendendo la mutazione un continuo sali e scendi di sensazioni ed emozioni. In questa fase, i ragazzi iniziano a tralasciare alcune passioni, senza però abbandonarle del tutto. Al contempo, però, qualsiasi evento negativo può tramutarsi in un trauma. A quell’età, ogni singola emozione tende ad essere amplificata, positiva o negativa che sia. Un divorzio, un lutto o un trasloco potrebbero influire in maniera decisiva sul suo carattere, poiché nella mente del ragazzo è già avvenuto un altro evento del tutto simile: il distacco totale dalla sua infanzia, da quel regno fatato in cui tutto era ovattato e sereno. Ora, l’adolescente deve affrontare il mondo, quello vero, deve trovarsi di fronte ad un’idea diversa di genitore rispetto all’idealizzazione che ha sempre avuto e, soprattutto, deve imparare a fare i conti con sé stesso. In questa fase, saper comunicare è fondamentale.
Rivedere le proprie aspettative è utile per la crescita del giovane
Anche per i genitori, l’adolescenza del proprio figlio è un momento difficile. Durante il periodo dell’infanzia, i bambini finiscono per diventare i pupilli dei propri genitori. Si tende, infatti, a caricarli di aspettative, sperando che siano loro a realizzare i sogni che l’adulto non è stato capace di compiere. Con la crescita, però, anche il ragazzino si allontana da queste aspettative, seguendo quella che è la naturale modulazione del suo carattere. Il genitore, in questa fase, deve essere bravo nel trovare il giusto compromesso tra ciò che è veramente giusto che ciò che lui ritiene che lo sia, contenendo le reazioni e lasciando il giovane libero di trovare la propria strada, tra sbagli ed aspettative mancate. Questo è fondamentale per mantenere il rapporto vivo anche durante i turbolenti anni del cambiamento, da bambini ad adolescenti. Sta nella capacità di un genitore trovare la giusta via di mezzo. Stare al passo con il ragazzo, dargli tutti i mezzi per crescere e lasciarlo libero di trovare la sua strada: è questo il segreto per conservare un rapporto genitore-figlio che sopravviva alla difficile e delicata fase della pubertà.