Ogni giorno nel mondo una donna viene assassinata, solitamente dal partner attuale o dall’ex. Inoltre, una su tre ha subito violenza fisica all’età di 15 anni, nella maggior parte dei casi (92%) da un conoscente. Poi ci sono gli abusi emotivi a cui sono state sottoposte più di un quarto delle donne nel mondo.
Questo tipo di abuso viene perpetrato da un uomo per ottenere il controllo psicologico ed emotivo di una donna umiliandola e controllando le sue azioni attraverso la violenza verbale intimidatoria. Tutto questo può causare degli scompensi psicologici molto gravi, i quali aumentano il rischio che una donna sviluppi una malattia mentale.
Queste donne che hanno subito o subiscono violenza o abusi domestici possono sperimentare il disturbo post-traumatico da stress, la depressione, l’ansia, l’abuso di sostanze stupefacenti o di alcol oppure manifestare pensieri suicidi.
La violenza domestica spesso si conclude con il rimorso e le scuse da parte di chi ha abusato. Ma è solo uno specchietto per le allodole poiché la violenza continuerà sempre a presentarsi. Le donne che si trovano in queste situazioni sentono di avere poco controllo, in particolare quando l’abuso avviene all’interno delle mura domestiche. Quindi, non c’è da meravigliarsi se tale violenza fisica ed emotiva laceri il benessere mentale e fisico.
Secondo alcuni studi, le donne che subiscono violenza hanno sette volte in più la possibilità di sviluppare una malattia mentale rispetto a quelle che non la subiscono. La probabilità di sviluppare la depressione è 2,7 volte maggiore, l’ansia quattro volte e l’abuso di droghe e alcol sei volte maggiore.
Non solo la violenza domestica e l’abuso sono un fattore di rischio per i disturbi psicologici: le donne che hanno problemi di salute mentale preesistenti hanno maggiori probabilità di essere sottoposte ad abusi e violenze. Le donne che ricevono assistenza sanitaria mentale per depressione e ansia hanno un rischio maggiore di subire violenza domestica rispetto alle donne che non hanno questi disturbi.
Sebbene le donne sopravvissute alla violenza domestica abbiano maggiori probabilità di soffrire di malattie mentali, non vengono regolarmente interrogate sulla violenza domestica o sugli abusi quando ricevono cure per la salute mentale. Quindi, manca il supporto appropriato.
Uno studio ha rilevato che solo il 15% di psichiatri o psicologi hanno regolarmente chiesto informazioni sulla violenza domestica. Circa il 60% ha riferito di una mancanza di conoscenza della violenza domestica, mentre il 27% ha ritenuto di non disporre di adeguate risorse di riferimento.
In assenza di domande dirette, le donne che hanno subito violenza domestica sono riluttanti a parlare degli abusi allo psicologo di turno il quale, se gestisce i sintomi della malattia mentale ma ignora la causa del trauma, è davvero difficile che il trattamento utilizzato abbia successo.