Sapete cos’è la tanoressia? E’ un termine che descrive una condizione in cui una persona si abbronza eccessivamente per ottenere una carnagione più scura poiché percepisce se stessa come inaccettabilmente pallida. Questa abbronzatura può essere dovuta a quella che, normalmente, si prende all’aperto alla luce del sole o mediante l’utilizzo di lettini abbronzanti. La tanoressia è una condizione pericolosa perché l’esposizione prolungate alle radiazioni UV possono causare il cancro alla pelle.
Mentre molti confondono la tanoressia con una dipendenza dall’abbronzatura, il discorso potrebbe essere molto diverso. La luce UV che provoca l’abbronzatura può indurre il cervello a produrre endorfine che creano piacere e i “tossicodipendenti” dell’abbronzatura diventano dipendenti verso il rilascio di oppioidi durante il processo.
Coloro che soffrono di tanoressia possono essere associati ad altri disturbi dell’immagine corporea, come l’anoressia, in quanto la persona si guarda allo specchio e non riesce a vedere la realtà di ciò che sta osservando.
In pratica, la loro mente distorce la verità. L’anoressia è un grave disturbo alimentare. In pratica, è il rifiuto di mantenere un peso corporeo normale e un’intensa paura di ingrassare, nonché un’immagine corporea distorta. Non importa quanto magro una persona diventa, perché non è mai abbastanza. In entrambi i casi, il disturbo è generato da un distorta immagine corporea di sé ma, mentre nell’anoressia è presente l’idea sbagliata della magrezza, nella tanoressia è invece presente l’idea sbagliata del colore o dell’abbronzatura della pelle.
Anche se è possibile curare la dipendenza da abbronzatura e la tanoressia, il danno causato dall’esposizione alle radiazioni UV non può essere invertito. In realtà, rimangono i danni alla pelle e i maggiori rischi di cancro.
Ecco perché l’abbronzatura (sui letti o alla luce del sole) non è mai sicura. In effetti, il colore marrone chiaro è il modo in cui il corpo si protegge. Alcuni esperti consigliano di applicare quotidianamente una crema idratante come quella solare e, quando si fa sport all’aperto o si va in spiaggia, indossare indumenti protettivi e un cappello a tesa larga. Utilizzare una crema solare con 30 SPF o superiore e applicarla da 20 a 30 minuti prima di uscire all’aperto. Riapplicare ogni due ore.
L’abbronzatura può quindi causare il cancro della pelle. Le radiazioni UV sono pericolose e la quantità totale di esposizione al sole si somma rapidamente. I carcinomi a cellule basali e a cellule squamose sono spesso il risultato diretto della sovraesposizione a questa radiazione. I melanomi, anche se in alcune persone può esserci una disposizione genetica, sono anche un risultato diretto della sovraesposizione alle radiazioni UV. Sono molte le giovani donne dai 20 ai 30 anni che sono morte di melanoma.