Una donna su cinque si ritrova con un seno che durante la menopausa tende ad aumentare. Le stime parlano infatti di un 20% circa di donne che vivono una crescita del seno capace di arrivare fino a due taglie in più, ma perché mai si verificano tutti questi cambiamenti?
Una delle ragioni principali è legata alla questione ormonale. Durante la menopausa gli estrogeni tendono a diminuire, a volte anche in maniera piuttosto rapida, e il seno va incontro a un processo che nel gergo si definisce involuzione: durante l’involuzione le ghiandole che producono latte materno si chiudono e i tessuti rimpiazzano questa mancanza con del grasso. Il problema è che il grasso del seno è molto resistente, tanto è vero che una volta che si è posizionato, difficilmente delle diete o dell’attività fisica riescono a farlo diminuire! Per cui questo cambiamento ormonale è senza ombra di dubbio uno dei motivi principali che stanno dietro l’aumento della taglia del seno.
Oltre agli ormoni, però, gioca un ruolo altrettanto rilevante l’aumento di peso. Con la menopausa, infatti, molte donne mettono su qualche chilo in più e il seno va così a riempirsi di ulteriore grasso. Il combinato disposto tra questi due eventi, cioè calo degli estrogeni da un lato e aumento di peso dall’altro, cambia la struttura fisica del soggetto che a quel punto tende ad appesantirsi anche nelle zone di fianchi, pancia e busto.
Le conseguenze negative date dall’aumento del seno danneggia in primo luogo la postura, provocando frequenti mal di schiena e compromettendo anche il riposo notturno (soprattutto per chi è sempre stata abituata a dormire a pancia in giù). Ma non sottovalutiamo anche l’impatto psicologico che l’aumento di peso può avere in ogni donna: ritrovarsi d’improvviso con un seno più voluminoso, unito all’allargamento del giro vita, conferisce un aspetto che per alcune donne non è più femminile e sensuale come prima. E da qui, a sentirsi meno attraenti il passo è davvero breve!